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Benvenuti e un saluto dalla famiglia Rondella.

Nel nostro piccolo laboratorio, costruiamo "cose". Recuperiamo vecchi oggetti e materiali, li trasformiamo, li mettiamo insieme, li interpretiamo, diamo una nuova vita a quello che è stato rifiutato e rinnegato da altre persone. 

Lo facciamo con tutta la creatività e l'amore di cui siamo capaci e speriamo con tutti noi stessi di riuscire a trasmettervelo.

T-SHIRT PACIFICHE

CHI SIAMO

Rondella è un personaggio alquanto bizzarro.

Vive in una ridente cittadina molto vicina al mare e circondata da campagne sconfinate, luoghi da lui vissuti assiduamente come sua principale fonte di ispirazione.

Cinico, sarcastico e ironico, a volte volgare e scontroso, ma con un cuore grande, è un uomo empatico, eccessivamente sensibile, di facilissima commozione, molto legato ai ricordi e pervaso da una perenne, pacata e sana tristezza, tanto da essersi guadagnato l'appellativo di “artiere malinconico”.

Prova una particolare attrazione per il mondo dell'occulto, per l'arte funeraria e i cimiteri, luoghi in cui si concede lunghissime passeggiate.

Il suo carattere eremitico lo porta a confinarsi con la sua amata famiglia, centellinando i rapporti sociali e selezionandoli meticolosamente.

Virginia, la sua adorabile moglie, o come la chiamano i Robottini “la Rondella Madre, è una donna paziente e calma, anche lei “refrattaria” alla vita mondana, che accetta, non sempre di buon grado, tutte le bizzarrie di suo marito. Pare sia l'unica donna capace di convivere con Rondella.

Anna, la loro figlia, è una bambina dolce ma dal carattere forte, anche lei empatica, sensibile e rispettosa del prossimo. Testarda, molto brava negli studi e padrona di un linguaggio molto forbito, ha una repulsione profonda per tutto ciò che è “banale divertimento” e  la sua passione principale è la pittura.

Frida Kahne è la loro cagnolina nera meticcia, molto intelligente, goffa e un po' chiatta, è continuamente in cerca di cibo e non sopporta di essere lavata.

Nonno Emilio, il robottino di famiglia, è un robottino anziano semi-analfabeta dal carattere burbero e scontroso, ufficialmente innamorato della Rondella Madre. È stato costruito dal Bisnonno di Rondella agli inizi del 1900 come Robottino agricolo e va in giro perennemente con la sua amatissima zappa, quasi come fosse uno scettro.

La Jolanda è la compagna che Rondella ha presentato a Nonno Emilio, rimasto vedovo a causa di un guasto irreparabile che colpì la sua cara moglie, Margherita. Jolanda è una robottina anziana tutta pepe che riesce a tenere testa al nonno grazie al suo carattere deciso e ribelle. 

Erede della famigerata “Antica Robottineria Rondella”, Mastro Rondella porta avanti l'impresa di famiglia con il prezioso aiuto del suo fidato assistente, il Prof. Sarchiapone, un robottino dotato di un dispositivo esterno per il potenziamento delle funzioni cerebrali.

L'antica Robottineria Rondella, da generazioni, fin dalla preistoria con il Rondella Habilis, progetta e costruisce i “Robottini pacifici”, dei robottini polimaterici sofisticatissimi, creati con materiali di recupero ripescati da tutti quei luoghi in cui l'uomo li ha abbandonati, deturpandone la sacralità e la bellezza.

Programmati per dispensare amore e gentilezza all’umanità, a differenza di tutti gli altri Robot dell'immaginario collettivo, i Robottini Pacifici non combattono il male con missili fotonici o alabarde spaziali, ma semplicemente "esistendo". 

Sono talmente adorabili e potenti da far vibrare le corde dell'anima ad una frequenza tale da far tornare bambini gli adulti, inibendo qualsiasi intento malevolo o energia negativa. 

Lo scopo ultimo del lavoro di Rondella, quindi, è la diffusione a livello planetario dei Robottini Pacifici al fine di riportare la pace sulla terra.

La Robottineria Rondella combatte da sempre contro la “BAD ROBOTS ENTERPRISES”, una fabbrica di robot cattivissimi che ha come unico scopo la diffusione dell'odio fra gli umani.

Ultimo erede della “Bad Robot Enterprises” è l'acerrimo nemico di Rondella, Mr. Malicious, affiancato dal suo fedele assistente e consigliere, il Dott. Cerbero, che è solito chiamare Mr. Malicious “Sua Maleficenza”.

Questo oscuro e misterioso signore del male è un uomo sociopatico dall'identità sconosciuta che odia qualsiasi contatto con altri esseri umani e costruisce i suoi Robot copiando spudoratamente i Robottini Pacifici. 

Mr. Malicious, infatti, passa la sua vita a rubare sia i progetti che i robottini di Rondella al fine di carpirne i segreti e riprogrammare le sue macchine affinchè portino gli esseri umani a dare sfogo alla parte peggiore di loro stessi, quella sopita, nella maggior parte dei casi, nell'angolo più oscuro e nascosto dell'animo umano e che, risvegliandosi, dilaga nella società facendo marcire il cuore delle persone.  Aizzando gli uomini l'uno contro l'altro, Mr Malicious vuole portare gli umani ad un' auto eliminazione che gli permetta di divenire l'unico abitante della terra, giungendo finalmente al compimento del suo piano diabolico: la conquista del mondo intero e la tanta agognata solitudine.

Una missione, quindi, quella dei cattivissimi “Badbots”, esattamente opposta a quella dei nostri Robottini Pacifici: portare nella vita reale, alimentandola sempre di più, tutta la cattiveria di cui l'uomo può essere capace.

Ogni volta che Mr. Malicious viene sconfitto da Rondella, urla a gran voce la sua tipica esclamazione, riecheggiando in tutta la città:

“SANGU DI L'OSHTEEEEEEEEEEEE!!!!!”

IL CODICE RONDELLA

Fino alla seconda metà del 1400, nella Robottineria Rondella, i robottini venivano costruiti senza indicazioni precise, in maniera estemporanea, approssimativa e come l'artiere di quel periodo decideva di fare. A partire dalla fine del 1400, un mio avo, Amedeo Rondella, decise di fissare delle regole in modo che tutti i robottini fossero costruiti con misure ben precise. Queste regole furono impiegate giusto nel periodo di attivitá di Amedeo e dopo di lui ognuno tornò a fare quel cacchio che gli pareva. Di seguito un piccolo estratto dal codice originale da lui redatto e una delle tavole originali col testo qui trascritto.

"Si esegua, intra lo modo scritto, lo fabbricamento dello robotto pacifisto che ne uno di meno od uno di piú delle misure parlate debbano avere arti e capo e corpo. Per lo braccio sia la misura di 5 mignolini de la longhezza e 2 mignolini da lato a lato tagliando una listarella de legno di pioppo. Per le anca si impieghino tubi da sesto filetto co' la longhezza di 8 mignolini. Lo capo e lo corpo debbano avere la forma di uno quadrolatero rispettivamente di 9 per 9 e 6 per 7 mignolini con la profonditá stessa de la misura stabilita. Che codesto codice sia di comando pel futuro facimento de le creature di Rondelliana fattura. Amedeo Rondella, robottiniere in Sannicola, anno domini 1488"

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I NOSTRI ROBOTTINI

I Robottini Pacifici “Cardi-O-Matic”

 

I Robottini "Cardi-o-matic", come già spiegato sopra, sono veicoli di affetto, di amore universale. Hanno sempre una parola gentile per tutti e sono infaticabili viaggiatori. Il loro apparato motorio è alimentato ad energia positiva e permette loro di muoversi liberamente tutti i giorni della settimana, in tutti i periodi dell'anno e in tutte le zone, anche quelle a traffico limitato. Riescono a risolvere le situazioni più critiche e perniciose senza l'utilizzo della violenza. Vi faccio un esempio:

Nell'anno del Signore 1480, una flotta turca inviata da Maometto II e capitanata da Gedik Ahmet Pascià, noto come Giacometto, sbarcò sulle rive di Otranto. I soldati Otrantini cercarono con tutte le loro forze di bloccare l'avanzata turca, ma dopo poco tempo furono costretti a ritirarsi nelle mura della città. Ahmet inviò un suo messaggero, tale Turkman, affinchè convincesse gli otrantini a rinnegare la loro fede, ma questi rifiutarono coraggiosamente l'offerta. A quel punto, Ahmet iniziò l'assedio e i tentativi di difesa dei cittadini salentini durarono due intere settimane. I soldati turchi, dopo essere riusciti a sfondare e ad entrare nella città, si macchiarono delle peggiori porcherie e alla fine furono artefici di un vero e proprio massacro: Teste che volavano, morti ammazzati, fiumi di lacrime e sangue.

Insomma, Ferrante D'Aragona, per correre in aiuto degli otrantini, decise di fare l'unica cosa che potesse risolvere questo scempio: Inviò una lettera all'allora proprietario della “Robottineria Rondella” nella quale gli chiedeva di trovare una soluzione. Rondella, contrario alla violenza, come vuole la tradizione di famiglia, inviò in dono al sultano uno dei suoi Cardi-O-Matic che, facendo leva sulla parte più profonda del suo animo, lo convinse a desistere e a ritirare immediatamente il suo esercito, senza spargimento di una sola, ulteriore  goccia di sangue. Così fu liberata Otranto, none le chiacchiere. Vabbè, comunque, i robottini "Cardi-o-matic" possono essere utilizzati anche come "Robottino di Fidanzamento" o come "Patto di amicizia".

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I Robottini Pacifici “Anzian-O-Matic”

 

La Robottineria Rondella, non è una novità, combatte sui fronti del sentimento ed io mi impegnerò sempre affinchè il nostro messaggio venga diffuso il più possibile in tutto il pianeta Terra (vabbè, anche oltre, ma ancora ci sto lavorando. Abbiate 

pazienza, non posso dire niente perchè sono progetti spaziali segretissimi).

Dicevo... lo, come mio padre e il padre di mio padre e il padre del padre di mio padre...

E così via, fino ai miei avi che, a causa dei loro robottini, finirono sul rogo nel periodo dell'inquisizione.

Vedete, cari amici, una delle cose che amo di più è "accorgermi" degli anziani e a volte "accorgersi" vuol dire "prendersi cura".

E qui che nasce la serie "Anzian-O-Matic", alla voglia di prendermi cura di chi ha 

vissuto, ha dato e ha ancora la forza di dare.

I nostri Robottini più vecchi, ormai tecnologicamente superati e obsoleti, vengono 

rimessi in sesto e dati a chiunque abbia voglia di amarli ancora.

A tal proposito scrissi un pensiero, tempo fa, si intitola "I Vecchi".

 

"I vecchi camminano con gli occhi all'indietro e i ricordi nella bocca. Alla sola intuizione della morte rigurgitano le esistenze e depongono le vite negli orecchi, come un'eredità. lo, che di consueto 'appassiono e obbedisco alla legge della pancia, mi accorgo, pun-tualmente, e mi curo di spremerne il senso come una linfa, vacillando infine, saturo di esperienza e di posti, e di affetti, sospeso, forestiero nel mio corpo, tra una vita, la mia, e altre mille che avrei voluto vivere."

I Robottini Pacifici “Zombiebot”

 

Il nostro acerrimo nemico, Mr. Malicious, è arrivato a rubare i nostri robottini 

dismessi dal deposito dei rottami per riportarli in vita e trasformarli, con un metodo ancora a noi sconosciuto, in "ROTTI VIVENTI"!

Così i robottini pacifici scassati e non più riparabili, dal regno dei rotti, tornano nel regno dei vivi sottoforma di ROBOTTINI ZOOMBIE SPAVENTOSISSIMIIIII!!!!!

Dopo aver catturato il primo e dopo averlo tenuto in osservazione, abbiamo 

concluso che non sono assolutamente un rischio per l'incolumità degli umani, ma sono pericolosissimi per tutti gli altri robot e per le apparecchiature elettroniche in genere.

Sono infatti ghiotti di cervelli elettronici. Tutte le schede madri del mondo, se la cosa dovesse diffondersi, sarebbero in serio pericolo.

Ci teniamo a comunicare che stiamo lavorando senza sosta per trovare il modo di 

risolvere questa questione perniciosa.

Nel frattempo, sconsigliamo vivamente (ah ah! "vivamente", scusate) l'adozione degli Zombiebots ai deboli di cuore e alle persone facilmente impressionabili.

Meh... Sogni tormentati a tutti. Uuuuaaaaaaaaahahahahahaha... Ahahahahahah!!!!

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I Robottini Pacifici “Gloomybot

 

Il nostro laboratorio di ricerca e sviluppo ha dovuto creare la serie "Gloomybot" per recuperare i robottini caduti sul campo di battaglia. Una sorta di "robottini 

mortuari" diciamo.

Eh già, purtroppo non siamo invincibili come i robot dei cartoni animati...

Qui non ci sono i Mazinga Z, i Jeeg robot d'acciaio o i Goldrake, quelle sono 

fesserie! BAMBINATE!!!

NOSSIGNORE, questa è la vita vera: Combattiamo fino all'ultima caduta di bullone e, ahinoi, capita a volte che i Robottini Pacifici si rompano con onore.

 

GLOOMYBOT: <<RICORDATI CHE DEVI MORIREEEEH, RONDELLAH!!!>>

 

Sante rondelle...

I Robottini Pacifici “Sound Force

 

I Cardi-O-Matic "Sound Force" fanno parte di una divisione ideata da mio nonno nel lontano 1945.

Vedete, il mio caro nonno, stanco e stremato dalla guerra sanguinaria che è stata la seconda guerra mondiale, decise di costruire un robottino sofisticatissimo dotato del famigerato carillon supersonico da 90dB.

Lo costruì ufficialmente come robot da combattimento, ma in realtà, non appena iniziavano i conflitti, il robot iniziava a suonare e tutti i soldati, di tutte le fazioni, si addormentavano come angioletti e il combattimento cessava seduta stante.

Così fini la seconda guerra mondiale.

Guardate che questa cosa non ve la dirà nessuno e non la leggerete in nessun libro di storia.

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I Robottini Pacifici “Sciamanici

 

I Robottini sciamanici sono nati durante uno dei miei lunghi viaggi intorno al mondo. Stavo pescando bello tranquillo sulle rive del Rio delle Amazzoni quando, a un certo punto, sentii una forza sovrumana che mi chiamava a sè, senza pronunciarmi. Questa attrazione immensa mi fece giungere al cospetto di un vecchio ciocco di legno che stava "impizzato" (significa infilzato) come una stele sul ciglio del fiume. Mi avvicinai e, con le dovute cautele, lo presi in mano. 

Subito mi pervase un'energia, come una scossa elettrica, come se avessi toccato un cavo dell'ENEL.

Ma, vedete, era un'energia talmente gradevole che capii subito si trattasse di un legno magico.  Alzai quel pezzo di legno al cielo, come a ringraziare chissà chi e andai immediatamente nel mio laboratorio mobile. 

Con quello che avevo a disposizione costruii un robottino totemico e scoprii che era in grado di mettermi in contatto con entità benevole ultraterrene. Lo chiamai "Robottino Sciamanico". Questa particolarissima serie di Robottini, anche grazie all'accensione della bacchetta d'incenso, è in grado di dare supporto a chiunque si trovi in un periodo difficile della propria vita.  

Caricai tonnellate di quei tronchi, tanto che ci vollero svariate navi per portarli tutti a casa e da allora non smisi mai di costruirli.

I Robottini Pacifici “Auguraptor

 

Con i Robottini Pacifici Auguraptor potrete, in tutta serenità, dire addio a quei coretti imbarazzanti che si improvvisano in occasione delle feste di compleanno. Il nostro Auguraptor, col suo potentissimo carillon supersonico, suoneà per voi "tanti auguri a te" per un compleanno felice, indimenticabile... E soprattutto intonato. Se non siete capaci, non cantate, fate un favore ai timpani del festeggiato, per carità.

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